Indice / Capitolo 6: Dominio quantistico
Punti chiave:
- Regola di origine comune: l’entanglement nasce quando un unico evento sorgente stabilisce una “regola condivisa di formazione d’onda” e la assegna a entrambe le estremità; non è una rete globale invisibile stesa in anticipo.
- Formazione d’onda locale: ciascuna estremità applica in modo indipendente questa regola al rilievo tensoriale del mare di energia locale e produce una lettura. Quando si appaiano i registri, le statistiche mostrano un’elevata coordinazione.
- Nessuna segnalazione: modificare l’impostazione distante cambia solo il modo in cui raggruppiamo i risultati a posteriori. La distribuzione marginale locale resta invariata, quindi non si inviano messaggi e la causalità rimane intatta.
I. Fenomeni osservati
- Correlazioni forti e dipendenti dalle impostazioni: una coppia di fotoni (o particelle) con la stessa origine viene inviata a due siti. Ogni lato misura su una base dello stesso tipo e orientabile. Dopo l’abbinamento dei registri con marca temporale, l’intensità della correlazione segue una legge stabile dell’orientamento relativo tra le due impostazioni.
- Validità su lunghe distanze, casualità locale: con separazione di tipo spazio e finestre temporali rigorose, la distribuzione marginale di ciascuna estremità rimane uniformemente casuale. Le correlazioni compaiono soltanto dopo l’abbinamento dei due flussi di dati.
- Scelta ritardata / cancellatore quantistico: prima si rileva, poi si decide quale tipo di informazione conservare e si raggruppano di conseguenza i dati esistenti. I pattern di correlazione emergono o svaniscono in questi gruppi condizionati.
- Scambio di entanglement: si parte da due coppie indipendenti; in una stazione intermedia si esegue un’operazione congiunta sulle due particelle “centrali”. Condizionando al risultato di quella stazione, le particelle ai due estremi distanti mostrano nuove correlazioni di entanglement.
II. Meccanismo fisico (spiegazione per passaggi)
- Generazione (definizione della regola di origine comune)
Un evento sorgente imposta, nel mare di energia, una regola condivisa di generazione che collega tensore e orientazione e la assegna a entrambe le estremità. Questa regola non è un canale di energia o di informazione, né un “catalogo di risposte” pre-scritto; specifica soltanto quali coppie di esiti possono coesistere statisticamente ai due lati. - Separazione e trasporto (la regola viaggia con il sistema)
I due sottosistemi portano con sé la regola di origine comune lungo i rispettivi percorsi. Finché il rumore di canale è sotto controllo, la regola resta valida; un rumore cumulato la diluisce o la distrugge. - Misura (proiezione locale e chiusura a soglia)
Ogni estremità scrive la base scelta nelle proprie condizioni al contorno e proietta localmente la regola condivisa. Quando si raggiunge la soglia, si produce una singola lettura. Ogni lettura è un evento locale. - Statistiche condizionali (rivelare, non riscrivere)
Abbiniamo i due flussi entro una finestra temporale validata e raggruppiamo in base alle impostazioni. La correlazione “si sviluppa” nelle statistiche: si condiziona all’“insieme congiuntamente realizzabile” senza alterare alcun dato già registrato. - Scelta ritardata / cancellatore quantistico (messa in evidenza a posteriori)
Prima si registra, poi si sceglie il criterio di raggruppamento (ad esempio conservare l’informazione di percorso oppure l’interferenza). Questo cambia solo la prospettiva statistica, non modifica i registri e non crea alcun canale di segnalazione. - Scambio di entanglement (riconfigurazione della regola)
Un’operazione congiunta nella stazione intermedia riconfigura come si combinano le regole originarie. Usando l’esito della stazione come condizione di raggruppamento, emerge un nuovo pattern di correlazione nei dati distanti. - Decoerenza (indebolimento della coordinazione)
Diffusione, rumore termico e fluttuazioni del mezzo introducono accoppiamenti non controllati che riducono l’efficacia della regola di origine comune. Le correlazioni abbinate degradano da forte coordinazione a una coerenza quasi classica. - Indipendenza marginale e assenza di segnalazione
La distribuzione marginale di ciascuna estremità è indipendente dall’impostazione distante. L’entanglement non abilita la comunicazione; la causalità resta garantita.
III. Flusso sperimentale tipico e “pannello di controllo”
Flusso:
- Preparare una regola di origine comune stabile (regolare purezza e stabilità della sorgente).
- Distribuire sui due bracci e applicare compensazioni equivalenti (tempo, dispersione, percorso).
- Scegliere le basi in modo indipendente e registrare i timestamp delle rivelazioni.
- Eseguire letture locali tramite chiusura a soglia, evento per evento.
- Abbinare gli eventi entro una finestra temporale validata ed effettuare statistiche per gruppi.
- Variare le impostazioni per ottenere l’intero insieme dei risultati statistici.
Pannello di controllo (fattori regolabili):
- Purezza e stabilità della sorgente.
- Larghezza di banda e matching (filtraggio, compensazione della dispersione).
- Disturbi di canale (temperatura, sollecitazioni, diffusione).
- Soglia del rivelatore e tempo morto.
- Finestra di abbinamento e compensazione del jitter.
- Criteri di raggruppamento (scelta ritardata, schemi di cancellatore).
IV. Confine rispetto ai processi di propagazione
- Interazioni di tipo propagazione: la perturbazione si trasmette punto a punto nel mezzo e rispetta il limite di velocità locale.
- Sviluppo cooperativo: la regola di origine comune agisce localmente in più siti senza trasmissione a distanza.
L’entanglement quantistico rientra nel secondo caso: una regola unica, applicata localmente; coordinazione statistica senza segnalazione.
V. Analogia (chiarire la natura, senza equiparare la fisica)
I laser a blocco di modo e le matrici a blocco di fase offrono un’intuizione utile: le condizioni di cavità e l’equilibrio tra guadagno e perdita selezionano una regola operativa unificata, così aree diverse sembrano “cambiare passo” insieme. Questa sincronizzazione nasce da condizioni condivise che agiscono localmente ovunque. Non coincide con l’entanglement quantistico e non produce firme statistiche non classiche. L’analogia serve solo a mostrare come “una regola → coordinazione multi-sito” possa manifestarsi su scala macroscopica.
VI. Idee errate frequenti e chiarimenti
- Un’impostazione distante cambia il risultato locale? No. Influisce solo sul raggruppamento a posteriori; la lettura locale mantiene la propria casualità.
- L’entanglement equivale a variabili nascoste? No. La “regola” non consiste in due tabelle di risposte separate; è un’unica regola di generazione proiettata localmente su entrambe le estremità, non scomponibile in tabelle locali.
- La scelta ritardata riscrive il passato? No. Modifica l’angolo statistico e mette in luce altre facce degli stessi registri.
- La decoerenza implica perdita di energia? Non necessariamente. La decoerenza è soprattutto fuoriuscita e diluizione dell’informazione coerente; l’energia può restare approssimativamente conservata.
VII. In sintesi
L’entanglement quantistico si può esprimere così: una regola di origine comune agisce localmente alle due estremità e, con statistiche condizionali, produce forti correlazioni; ogni estremità rimane casuale da sola e non esiste un canale di comunicazione. Gli esperimenti di scelta ritardata e di scambio di entanglement corrispondono rispettivamente a un’evidenziazione statistica a posteriori e a una riconfigurazione della regola.
In una frase: una regola condivisa, formazione d’onda locale; coordinazione statistica, senza segnalazione.
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Formato di attribuzione consigliato: Autore: “Guanglin Tu”; Opera: “Energy Filament Theory”; Fonte: energyfilament.org; Licenza: CC BY 4.0.
Prima pubblicazione: 2025-11-11|Versione attuale:v5.1
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